Please, Touch Me!
Device for interactive communication in museums
Workshop curated by UNPACKED for the Museography and Museology Class (M. Vittoria Marini Clarelli, A. Criconia) 2005-2006, First School of Architecture, Roma “La Sapienza”
We’ve guided the students exploring different way to make the visitors experience more engaging through interactive devices most of the time low tech based. Our case study was the collection of sculpture of the artist Manzù in Ardea, very few kms far from Rome
L’innesto di tecnologie innovative spesso invisibili e miniaturizzate nel contesto museale, apre orizzonti comunicativi inaspettati sia per quanto riguarda l’esperienza di visita che la curatela dei contenuti. Infatti a differenza dei musei-repositorio statici e intoccabili, i musei per cosi’ dire interattivi lasciando la possibilità di esplorare i contenuti attraverso la manipolazione e la gestualità, promuovono da una parte un maggior coinvolgimento sensoriale dall’altro l’esplorazione di nuove modalitaà di comunicazione (la drammatizzazione della narrazione, la teatralizzazione, la fascinazione magica etc.). In questo quadro l’architettura e l’allestimento diventano una sorta di strumento per la messa in scena di un evento in cui registi, autori, attori e spettatori si confondono. Il workshop ha avuto l’obiettivo di fornire gli strumenti operativi per la concezione di scenari comunicativi interattivi all’interno della collezione Manzù di Ardea.